“Non si tratta di portare la città in montagna, ma la montagna nella propria vita”
I sognatori coraggiosi sono anche quelli che amano muovere i piedi in montagna, e che cercano di portare la loro vita lavorativa un po’ più alto, tra sentieri e rifugi.
Oggi parliamo con Nicola Cortesi, fondatore della pagina e del gruppo Facebook Smartrekkers: ci spiegherà in cosa consiste questo progetto nato da poco ma già di grande successo, come si possono combinare trekking e smart working e come questa nuova tendenza potrebbe aiutare il turismo montano verso una maggiore sostenibilità.
Chi è Nicola Cortesi
Di professione meteorologo, lavora per un centro di ricerca spagnolo e da poco più di un anno, cioè dallo scoppio della pandemia, si trova in smart working.
Il cambio di modalità lavorativa è stato per lui una vera rivelazione, e gli ha inaspettatamente permesso di migliorare molto la qualità di vita quotidiana. Tra i tanti benefici che ha avuto, Nicola ne sottolinea in particolare un paio:
- Vivere a contatto con il suo paese
- Dedicarsi al viaggiare in giro per l’Italia
E chi sono invece gli Smartrekkers
Si tratta di una community di persone unite dalla volontà, o dal semplice interesse, di condurre una vita lavorativa più in linea con il desiderio di stare a contatto con la montagna, unendo trekking e smart working.
Smartrekkers nasce come pagina e gruppo Facebook nel luglio 2020, in piena emergenza Covid, da un’idea improvvisa di Nicola, proprio durante una camminata:
“Ho avuto una visione, finalmente le montagne tornavano a essere popolate da milioni di persone che vivevano secondo i principi del turismo lento e sostenibile”.
È così che prima ha creato una community Facebook, poi pian piano ha costruito un canale di comunicazione con i rifugi italiani e messo a disposizione una serie di informazioni utilissime a quanti sono interessati a questo stile di vita.
Si calcola che ad ora siano circa il 20% i lavoratori italiani in smart working, un numero destinato molto probabilmente a crescere.
Qual è lo scopo e come si muove Smartrekkes?
L’obiettivo della community è molto semplice: mettere a disposizione quanti più strumenti possibile per facilitare e incentivare gli smart workers che vogliono fare della montagna il loro luogo di lavoro, per qualche giorno o anche per lunghi periodi.
Nicola ha cominciato contattando uno a uno rifugi e strutture in tutta Italia per raccogliere dati sulla disponibilità della rete wi-fi. Attualmente, circa il 10% è coperto da rete internet, per lo più satellitare, ma nonostante alcuni rifugisti siano fieramente restii alla tecnologia, si sta andando verso una graduale digitalizzazione anche ad alta quota.
Smart trekking e workation possono aiutare il turismo di montagna?
L’effetto sperato dello smart working in montagna è quello di una destagionalizzazione dei flussi turistici, riuscire cioè ad attirare camminatori anche fuori dai mesi o dalle settimane di alta stagione (agosto, ponti festivi, Natale e Capodanno). Questo permetterebbe ai luoghi di montagna di “respirare” quasi tutto l’anno, frenando il declino economico che molte aree stanno vivendo.
La maggior parte dei rifugisti non è però ancora consapevole delle potenzialità enormi di questa tendenza, e il lavoro di Nicola è proprio quello di informarli e aiutarli a essere più a misura di smart worker.
Dall’altra parte, chi vuole unire lo smart working al trekking d’ora in poi potrà trovare un punto di coordinamento e di informazioni sempre fresche sulla qualità del lavoro in quota, ad esempio:
- velocità di connessione a internet
- esistenza di pacchetti vacanza (o workation) appositamente pensati per loro
- sostenibilità delle fonti energetiche usate dai rifugi
- informazioni sulle camminate e molto altro
Insomma, a volte è proprio la natura che ci circonda a darci idee semplici, efficaci e utili a tante persone.
Se ti interessa il mondo dello smart working in quota puoi contattare Nicola direttamente su Facebook o Instagram, e magari unirti alla sua community!
Hai già visto l’intervista?
Per conoscere meglio Nicola Cortesi puoi guardare la video-intervista che trovi in cima a questo articolo. Qui tutti i punti salienti:
01:26 – Chi è Nicola Cortesi e la sua storia
04:38 – Come è nato Smartrekkes
07:22 – Come si muove Smatrekkers con i rifugi
12:35 – Workation: come rendere i rifugisti consapevoli del potenziale
20:07 – Quali informazioni trovare nella community di Smatrekkers
Io ti saluto e ti aspetto nel prossimo articolo della rubrica #sognatoricoraggiosi, per lasciarci ispirare dalle storie di donne e uomini che hanno saputo muoversi in direzione dei propri sogni!
Francesca Pozzan
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