Un nuovo incontro per la nostra rubrica #sognatoricoraggiosi: abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Francesco Grandis, che tantissimi di voi conosceranno come Wandering Wil, blogger e autore del libro “Sulla strada giusta”.
In questa intervista Francesco ci svela, con un sorriso, che il suo curriculum è pieno di “ex”: da ingegnere elettronico a viaggiatore, poi nomade digitale, blogger, scrittore e ora editore.
Il suo è un viaggio interiore e lavorativo che comincia nel 2009, quando molla un lavoro stabile e comincia a girare il mondo alla ricerca della felicità. Ne ritorna arricchito di esperienze, e soprattutto di competenze e di professionalità che oggi mette al servizio di chi vuole scrivere.
Parole d’ordine: reinventarsi con serietà.
L’evoluzione: da programmatore a scrittore
Francesco è un vero precursore del “mollo tutto” e del nomadismo digitale (di cui abbiamo parlato anche in questo articolo). Nel 2009 inizia il suo viaggio interiore e geografico tra India, Sudamerica, Ungheria e Nord Europa. Ridiventa programmatore, ma stavolta da nomade digitale, così da non rinunciare alla sua nuova vita.
Nel 2013 nasce il blog wanderingwil.com e due anni dopo decide di mettere la sua esperienza tra le pagine de “La strada giusta”, che diventa subito un grande successo.
La scelta di auto produrre il libro è stata fondamentale per due motivi:
- Anzitutto gli ha permesso di imparare moltissimo sul mondo dell’editoria, regalandogli una serie di competenze che gli sarebbero state utili per reinventarsi negli anni successivi.
- Ma soprattutto gli ha ricordato del suo sogno da bambino di diventare uno scrittore. Paradossalmente, la sua evoluzione l’ha portato indietro nel tempo, a recuperare qualcosa che aveva dimenticato.

Una nuova strada per reinventarsi: l’editoria
Il successo del libro lo porta a una collaborazione con la casa editrice Rizzoli, ma ancora una volta Francesco teme di cadere nella trappola del lavoro sicuro.
È il momento di plasmare qualcosa di suo, secondo il suo modo di concepire il lavoro: è così, da una grande passione, che nasce “Altre voci Edizioni”, la sua casa editrice. Francesco riesce finalmente a seguire da vicino collaboratori e autori, e a curare tutte le pubblicazioni.
Cosa c’è di diverso nel suo metodo di lavoro?
A fare la differenza è il rapporto con gli autori, più umano e basato su un trattamento equo e rispettoso. Questo è stato possibile dopo aver notato una serie di aspetti poco piacevoli all’interno del mondo editoriale con il quale Francesco aveva avuto a che fare in precedenza.
“Io non vorrei mai trattare uno scrittore o un autore come non vorrei essere trattato io. Non gli farei mai firmare una cosa che non firmerei io.”
Dall’idea alla pubblicazione: cosa serve per far conoscere il proprio libro?
Oggi ci sono molte persone con il sogno della scrittura, talvolta anche con le capacità giuste per raccontare qualcosa di interessante. In più, auto pubblicare i propri scritti è diventato anche facile ed economico.
Quello che Francesco nota spesso, però, è una mancanza di progettazione dell’idea iniziale; manca cioè un certa serietà nel dare il giusto contenitore al proprio lavoro.
“(Le persone) si fermano a un certo punto della filiera che porta l’idea a essere un libro. (…) Vedi che quell’idea non è completa perché non è editata bene, perché non impaginata, perché non ha una copertina decente (…) e purtroppo questo non valorizza un’idea che magari era veramente buona”.
Proprio per questo ha pensato di mettere nero su bianco qualche consiglio utile a chi vuole intraprendere questa strada. In “Da zero a diecimila” racconta nei dettagli di come sia riuscito a vendere più di 10.000 copie in un anno del suo primo libro in modo autonomo e senza l’aiuto di una casa editrice.

Un consiglio finale a chi sogna di reinventarsi nella vita e nel lavoro
Qualsiasi cosa tu voglia fare nella vita, che sia un grande cambiamento che sogni da tempo, o anche solo la voglia di migliorare la tua situazione attuale senza troppi stravolgimenti, la cosa più importante è di metterci sempre l’impegno e la professionalità necessari.
“Fare le cose seriamente, perché credo veramente che si possa fare quasi tutto”.
Questo, secondo Francesco, vuol dire:
- Definire un obiettivo
- Pensare in positivo
- Impegnarsi per realizzare quel traguardo
Con una visione chiara e determinazione quanto basta, i progetti prima o poi si realizzano.
Hai già guardato la video-intervista?
Francesco Grandis ci ha raccontato di un’evoluzione che ha richiesto anni, ma che gli ha permesso di fare esperienze lavorative e interiori profonde e molto diverse tra loro. Quello che non gli è mai mancato è la voglia di realizzare i suoi sogni, ma con una cassetta degli attrezzi molto speciale, fatta di competenza e serietà.
Se non l’hai già fatto ti ricordo che puoi guardare la video-intervista che trovi in cima a questo articolo, qui tutti i punti salienti:
01:20 – La storia di Francesco Grandis
06:51 – La nuova avventura come editore
09:22 – Consigli per chi sta pensando di autopubblicare un libro
16:31 – Il consiglio di Francesco per chi vorrebbe reinventarsi nella vita o nel lavoro
Io ti saluto e ti aspetto nel prossimo articolo della rubrica #sognatoricoraggiosi, per lasciarci ispirare dalle storie di donne e uomini che hanno saputo muoversi in direzione dei propri sogni!
Francesca Pozzan
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